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LA FATTORIA
Castel Ruggero Pellegrini
Molti sono i luoghi interessanti presenti nella Fattoria Castel Ruggero Pellegrini. Abbiamo fatto una scelta tra questi, con l'idea di poter far conoscere la nostra azienda anche da lontano.
La villa di Castel Ruggero. Di proprietà solo per metà della mia famiglia. La nostra parte è quella comprendente la torre con il complesso adiacente e la parte con l'antico frantoio. Molte informazioni sulla villa sono raccolte nella Storia. Nostro impegno è quello di manutenere al meglio questo grande edificio. Esso è la residenza della nostra famiglia, e l'immagine di tutta la nostra azienda. Il grande leccio secolare presente nel giardino, bellissimo, ci ricorda sempre che quando l'uomo asseconda la natura, senza volerla dominare o subire, crea cose divine. (ph.01)
L'antica larga via di Poggio Fontaccia, tutta fatta con rocce locali, che costeggia l'area a vigneto, accompagna chi si vuole rilassare, lungo una breve, agevole e panoramica passeggiata. Scrive Andrea Garuglieri "Da Poggio Fontaccia la strada romana della val di Cintoia doveva presumibilmente proseguire verso "la Capannuccia", Grassino e Ponte a Ema [...] Per alcuni autori il percorso appena descritto corrisponderebbe al ramo stradale della Cassia adrianea, cioè al tratto della consolare Cassia tra Chiusi e Firenze fatto costruire dall'imperatore Adriano nel 123 d.C." (Da "Corrsipondenza" anno XIX numero 2). (ph.02)
La stazione di Monta Taurina, nella parte più alta dell'azienda, racconta del passato più orientato all'allevamento del presente, e testimonia una situazione agricola molto più sociale, aggregata e integrata sul territorio di quanto non sia adesso.
(ph.03)
Il lago di Castel Ruggero, a pochi passi dalla villa, ben visibile dalla via di Castel Ruggero, è un lago artificiale realizzato negli anni 60 per fini agricoli dalle fattorie. E' una grande distesa d'acqua, in cui è vietato fare il bagno o pescare ma che offre spettacoli mozzafiato e rasserenanti a chiunque ricerchi pace e tranquillità.
(ph.04)
L'antica grande Fornace di Castel Ruggero, non più in funzione, faceva largo uso delle argille presenti sul territorio per trasformale in vasi, orci e suppellettili di terracotta. (ph.05)
La scuola rurale Ugo Foscolo, al momento nostro centro aziendale in cui è concentrata l'attività produttiva, nacque con l'idea di educare le persone che vivevano e lavoravano in campagna con la convinzione che un operaio con un po' di cultura fosse un operaio migliore per l'azienda. Difficile non essere d'accordo. (ph.06)
Il torrente Ema è il nostro confine sud ovest. D'estate spesso si mostra come una strada bianca, ma alla prime pioggie d'autunno si gonfia e ruggisce nel fondo valle. (ph.07)
Le vigne Chianti Classico di Poggio Fontaccia, in parte totalmente rinnovate, sono la spina dorsale produttiva della viticultura aziendale. Sono state coltivate su un'antica frana (paleofrana), e il grande canale che le attraversa è orientato approssimativamente lungo il meridiano Nord-Sud. La loro esposizione offre tanto sole alle viti che riescono così a maturare strutture fenoliche complesse, anche se con produzioni quantitative contenute.
(ph.08)
Il promiscuo o, come lo chiamiamo noi, il giardino agricolo, racconta del passato modo di fare agricoltura prima degli impianti intensivi. La vite viene alternata con l'olivo, e con gli alberi da frutto, viene fatta crescere su alberi (appartenenti alla specia acero campestre) come supporto, potati opportunamente. Le file sono larghe perchè un tempo venivano fatte semine di frumento nel mezzo di esse.
(ph.09)
Nel vasto complesso agricolo di Meleto, probabilmente il nucleo centrale, risale all'epoca medievale, anche se è stato, nei secoli ampliato, danneggiato da eventi sismici e segnato dalla storia. (ph.10)
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