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Castel Ruggero Pellegrini
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OLIO RUGGENTE
Profilo Organolettico dell'Olio Ruggente

Assaggiare l'olio di oliva è molo facile. La cosa più importante è avere la mente libera per giudicare se i profumi percepiti all'olfatto e al gusto sono freschi e naturali oppure "chimici" o "avariati". Spesso questo è sufficente.

Per l'assaggio è sufficente un piccolo bicchiere trasparente, un foglio bianco e, ovviamente, una bottiglia di Ruggente 2012. Una volta aperta la bottiglia, si versi un po' di Olio Ruggente nel bicchierino.

Quindi, primo passo:
1)Vista Il colore dell'olio non è un elemento profondamente indicativo. Il colore dell'olio di oliva può essere verde o giallo, ed esso dipende da molti parametri. E' importante che l'olio non sia trasparente di sicuro. Infatti, il colore dell'olio di oliva è dovuto ad antociani che non portano alcun profumo con sè. Perciò è possibile avere un olio di oliva profondamente difettato molto verde, oppure, all'opposto, un olio molto giallo che si riveli essere il miglior olio del mondo. Il colore del Ruggente è, in dicembre, profondamente verde con riflessi dorati. Con il progredire della stagione, l'olio si presenterà più dorato, perdendo la sua componente verde. Questo non è un problema, non implica un danno alla qualità dell'olio di oliva.

2) Riscaldare il bicchierino tenendolo in mano. Solo per pochi secondi. Mantenere sempre una mano sopra il bicchiere pe concentrare i profumi all'interno.

3) Olfatto e gusto. Una volta che l'olio ha raggiunto la temperatura della mano, portate il bicchiere al naso e siate pronti a sentirne i profumi. I profumi dell'Olio Ruggente sono freschi, ricordano le foglie esterne del carciofo principalmente insieme con olive mature. Sono felice quando noto persone, subito dopo un assaggio olfattivo, deglutire. perchè è un riflesso automatico del cervello che dice: è buono! Prendilo per il nostro corpo!

Questo 2012 è differente dal 2011, in quanto quest'anno l'olio ha un gusto più intenso di verdura fresca mentre il 2011 ricordava maggiormente sentori erbacei. Infatti il 2012 ha avuto un'estate molto assolata, quindi sono portato ad associare questa caratteristica climatica al profilo organolettico dell'olio Ruggente. Se avessimo percepito dei difetti all'olfatto, di sicuro non avrei assaggiato l'olio in bocca. Ma l'Olio Ruggente sarà un piacere per la vostra bocca, così come ha promesso al naso! Quindi, portiamo il bicchierino alla bocca e "carichiamo" una piccola quantità di Olio Ruggentenella parte frontale della bocca. Adesso passiamo alla fase poco "elegante". E' necessario un'emulsione tra aria, fluidi presenti in bocca e l'Olio Ruggente. Fatelo facendo passare l'olio attraverso i vostri denti e aspirando aria. In gergo tecnico si dice "strippare" ed è un'operazione un po' rumorosa. Muovete quindi l'emulsione verso il centro del palato e, lentamente, lasictela diffondersi nella vostra bocca.

L'Olio Ruggente ha molteplici componenti organolettiche, ma esse non compariranno tutte insieme. Perosnalmente ho sempre la sensazione che l'olio "danzi" in bocca, lentamente e dolcemente. A suo modo, vi racconterà la storia delle olive che lo hanno prodotto, del territorio, del clima dell'annata. Così la prima sensazione ricorda la mandorla fresca, come note dolci in punta di lingua, quindi si evolve verso sentori che ricordano le piccole foglie chiare, fresche, interne del carciofo. Poi il sapore diventa, gradualmente, più vegetale, piacevolmente amaro, un po' come le foglie, esterne questa volta, del carciofo. Una volta deglutito (delicatamente altrimenti le intensità dei profumi vi faranno tossire) percepirete un "pizzicotto" delicato e piccante. Eppure, quando lo avrete più in bocca, continuerete a percepire una sensazione di pulizia e freschezza insieme con una leggera sensazione di astringenza laterale, nell'interno delle guance.

Tutto ciò avviene in qualche minuto.

Una lunga piacevole danza data da poche gocce di olio di oliva Chianti Classico, che non è un qualunque olio di oliva.
E l'assaggio da solo non esaurisce le caratteristiche dell'Olio Ruggente. Infatti esso si fonderà con i cibi con cui lo userete in modi diversi. Ad esempio, se lo abbinerete col pane, le componenti dolci saranno evidenti insieme con un leggero "piccante". Con dei fagioli cannellini la componente amara sarà più facile da notare... e con il cacao la freschezza dell'Olio Ruggente invaderà la vostra bocca sostituendo la sensazione calorica che il burro avrebbe dato.

Perciò l'Olio Ruggente non è da considerarsi come un comune olio da "condimento": è infatti un vero e propio "ingrediente" che ha la stessa importanza che si da al vino, al formaggio o alla qualità della carne!

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